Musica da tutto il mondo nel museo "Sonus de su Mundu" di Assemini
Il museo Sonus de su Mundu di Asseminiè un tipico esempio di ciò che la sensibilità di un soggetto privato desideroso di mettere la propria passione al servizio della collettività riesce a realizzare. La sua storia risale ai primi anni settanta quando Antonio Ghiani, interessato alla musica tradizionale sarda, si avvicina alla scuola del maestro Dionigi Burranca per imparare a suonare le launeddas, uno strumento a fiato che richiede la tecnica della respirazione circolare.
Quest’esperienza non fa altro che accrescere in Ghiani la consapevolezza dell’importanza culturale e storica della musica popolare, spingendolo ad ampliare la sua collezione di strumenti artigianali già piuttosto nutrita. Nel corso degli anni, grazie a un’attenta e instancabile ricerca, la sua raccolta si trasforma in una vera e propria esposizione permanente: oggi nella sede di Assemini troviamo circa settecento esemplari provenienti da tutto il mondo e realizzati con i più svariati materiali tra cui legno, bambù, canne, ferro, ottone e bronzo.
Il museo Sonus de su Mundu diAssemini si presenta suddiviso in varie categorie: un posto privilegiato occupano gli strumenti della Sardegna tra cui le launeddas, ma troviamo anche strumenti di luoghi lontani come gli Sheng cinesi, i sarinde indiani, i balafon e i Jembe africani, altri reperti della Mongolia e della Bolivia. Nel museo sono rappresentate le quattro classi degli idiofoni, cordofoni, membranofoni e aerofoni e per tale motivo rappresenta un luogo molto interessante sia dal punto di vista prettamente musicologico che da quello antropologico e storico.