I riti della Settimana Santa a Cagliari
i riti della settimana santa sono un fondamento della collettività cagliaritana. Coordinati dalle antiche confraternite, queste celebrazioni si tengono da secoli. Anche quest'anno il loro programma è stato influenzato dalla pandemia
A Cagliari i riti della Settimana Santa sono una tradizione antica di secoli. In tale periodo i quattro quartieri storici Castello, Marina, Stampace e Villanova ospitano eventi liturgici e culturali che attraggono tutta la cittadinanza. A recitare la parte del leone sono le confraternite: le principali sono l’Arciconfraternita del SS. Crocifisso, l’Arciconfraternita della Solitudine, l’Arciconfraternita del Gonfalone e la Congregazione Mariana degli Artieri di San Michele.
Alcuni riti si perdono nella notte dei tempi: è il caso di Is nenniris, piatti esposti nelle chiese dove il Mercoledì delle Ceneri si erano seminati chicchi di legumi, oppure Is Allichirongius de Pasca, ovvero le tradizionali pulizie di casa. Il Giovedì Santo si tiene una processione con la statua di Sant’Efisio bardata a lutto, il Venerdì Santo è la volta di un corteo con il simulacro di Cristo Crocifisso, il sabato la statua di Gesù viene tolta dalla croce e deposta su una lettiga nel rito di "Su Scravamentu”.
Infine giunge la domenica di Pasqua, celebrata nel capoluogo sardo attraverso "Sa Pasca Manna” con riti solenni e processioni. Alle 11 la statua del Cristo Risorto e quella della Madonna si incrociano nel rito "S’Incontru” che lascia commossi i turisti. Anche quest’anno le celebrazioni hanno subito modifiche a causa della pandemia: sono state annullate le processioni e molti riti collettivi. Resta però, nel cuore dei cagliaritani, la voglia di festeggiare la Pasqua.