La Chiesa di San Pietro

Dedicata al Santo Patrono del comune, la chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo sorge nel centro storico di Assemini e rappresenta un significativo esempio di architettura gotico-catalana, nella sua variante del meridione sardo. Sviluppatosi in Catalogna, questo stile venne introdotto in Sardegna nel XIV secolo durante la conquista militare dell'isola da parte degli Aragonesi. Per gli edifici religiosi tale tipologia costruttiva prevedeva un'aula unica, a volte con cappelle laterali ricavate tra i contrafforti, e presbiteri quadrangolari o poligonali, il cui numero di lati era uguale al numero delle campate dell'aula.

Nel corso dei secoli la struttura della chiesa parrocchiale di San Pietro ad Assemini subì mutamenti importanti e anche se allo stato attuale non esistono documenti o iscrizioni che permettano di stabilire una precisa cronologia delle diverse fasi costruttive, dall'impianto primitivo all'apertura delle cappelle, fino al rifacimento della zona presbiteriale, si può affermare che la struttura originaria - che comprende la facciata, i primi due ordini del campanile e gli archi portanti dell'aula - è databile tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento. Le cappelle, seppure in momenti diversi, sono state edificate tutte nel corso del XVI secolo, mentre l'ultima significativa modifica fu apportata nel Settecento, quando fu aggiunta la parte superiore del campanile a base esagonale, che oggi lo rende tra i più alti dell'intera Sardegna.

Nel XX e XXI secolo la chiesa è stata più volte ristrutturata a causa dell'incendio doloso che nel 1982 ne danneggiò seriamente la struttura portante e in particolare la sacrestia. I marmi originari, che costituivano l'altare, la balaustra e l'ambone, vennero rimossi e sostituiti da legno, vetro e pietra. Nel 2007 i lavori terminarono con la risistemazione dei marmi originari, ad eccezione della balaustra, e con la nuova pavimentazione anch'essa marmorea.