Le Saline Conti Vecchi di Assemini: un paesaggio incantato affidato al FAI
L'oro bianco della Sardegna quello delle Saline di Assemini (CA), un vero patrimonio tutelato e gestito dal FAI, oltre ad essere emblema di archeologia industriale, sebbene sia tutt'ora attivo, regala uno scenario naturalistico suggestivo, unico, che nasce dal contrasto tra l'abbagliante bianco delle montagne di sale con il cielo e l'acqua e con le tante specie di uccelli, come i fenicotteri rosa che ne animano il paesaggio, in un itinerario turistico assolutamente da non perdere
Parli di Assemini e pensi, inevitabilmente, alle ceramiche. Giusto, basta però girare gli occhi per vedere che c’è un’altra bellezza, indescrivibile, a lambire le case: il complesso delle Saline Conti Vecchi. Va subito precisato che "Conti Vecchi” è un cognome che non ha alcun rapporto con la nobiltà, un ingegnere, il costruttore che riuscì a cambiare uno stagno maleodorante in una fragorosa salina: l’Azienda dette vita ad una "Società del Sale” che prevedeva scuole, ricreazioni ed anche delle condizioni di lavoro inimmaginabili tutt’intorno. Se è vero che col tempo la produttività dell’area è cambiata, serve meno sale marino, ecco che però le Saline di Macchiareddu di Assemini sono diventate una colossale Riserva Naturale nella quale il Fondo Ambientale Italiano o FAI dice la sua, avendone assegnata la gestione. Il bianco abbacinante del sale la fa da padrone ma anche il rosa dei fenicotteri che vi risiedono, in parte stabilmente, impressionano per il contrasto. C’è anche chi si è preso la briga di contare tutti gli uccelli, che hanno scelto le Saline di Assemini quale loro casa: trentacinque mila, numero imponente di animali completamente tutelati. Il convoglio appositamente attrezzato dal Fai, si snoda tra i canali, tra le vasche, spiegando quale era ed è la tecnica per trarre dal mare uno dei suoi componenti più apprezzati: non si può che ammirare l’ingegno umano e la delicatezza con la quale gli uomini "gestivano” le acque marine, facendo percorrere loro dei "sentieri” obbligati per rimandarle nel mare soltanto un po’ più leggere. E’ bello, molto bello, un viaggio alle Saline di Assemini, perché ci si immerge in tanti mondi, uno dietro l’altro, una serie di quadri didascalici, tutti diversi ma tutti legati da un sogno che era quello del sale, necessario per la conservazione dei cibi ed in definitiva per la sopravvivenza delle persone.