Il cervo sardo: lo splendido animale emblema dell'Isola
Una specie protetta di suggestiva bellezza, ammirabile anche nel Parco naturale regionale di Gutturu Mannu, nei pressi di Assemini (Cagliari, Costa Sud Sardegna)
Le grandi orecchie, un lungo collo affusolato, gli occhi ovali ed espressivi, un corpo snello ed elegante, il mantello liscio, fitto e setoloso con una colorazione bruno rossiccia in estate e tendente al grigio bruno in inverno: ecco il cervo sardo, la specie protetta che popola le foreste sarde e di cui oggi, grazie ai piani di conservazione, si contano sull'isola seimila esemplari.
Come ammirare l'incedere leggiadro del cervo sardo
Animali molto elusivi e abilissimi nel mimetizzarsi nella macchia mediterranea, i cervi sardi trovano il loro habitat ideale nelle foreste isolane ricoperte di lecci, lentischi, oleandri ed eriche. Non è, però, difficile ammirare i cervi in natura e restare ammaliati dal loro incedere leggiadro: l'alba e il tramonto sono i momenti migliori per osservarli e l'unico accorgimento da adottare è quello di rimanere in assoluto silenzio.
La foresta di Gutturu Mannu, il regno del cervo sardo
La foresta demaniale di Gutturu Mannu ad Assemini, da poco ricompresa nel Parco naturale regionale omonimo, non solo offre uno scenario naturalistico di suggestiva bellezza, ma rappresenta il regno incontrastato del cervo sardo che qui riposa sdraiato durante il giorno, per andare di notte in cerca del cibo. Ogni anno tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, in coincidenza con la stagione degli amori, basta armarsi di un binocolo per osservare questo meraviglioso mammifero.